La Storia

Giuliano Borgia nasce a Figline Valdamo (FI), il 18/08/1987, sulle distese vigne delle colline toscane, unico figlio, alla tenera età di tre anni si trasferisce con la famiglia nel paese di origine materno, Otranto.

A cinque anni è già nel commercio, cresce in una piccolissima attività di ricami dove sua madre, Paola, lavora. La passione per commercio è nel sangue, della sua generazione è il primo bambino a Otranto a creare una “bancarella”, con anelli e bracciali in rame, realizzati da suo zio Franco, i risultati si fecero vedere, ed i “gruzzoli” incominciarono a crescere.

La passione per la cucina è il punto forte della famiglia, ogni domenica la madre radicata alla tradizione del territorio, preparava la pasta fatta in casa, orecchiette, sagne e maccheroni, fin da piccolo affascinato da cucina e fornelli, guardava sua madre all’opera e durante la settimana si sperimentavano ricette originali dalla carne al pesce, utilizzando soprattutto prodotti mediterranei a km 0, raccolti nell’orto di famiglia.

Suo padre, poliziotto di mestiere, dimostrava ancora una volta la passione della famiglia per la cucina. Negli anni ’90 diventa cuoco nel ristorante del lido della polizia a San Cataldo, dimostrando ottime conoscenze culinarie e passione per la ristorazione, portando in breve ottimi risultati.

Da sedici anni in poi, Giuliano, durante le stagioni estive, inizia a gestire uno dei due negozi di abbigliamento di famiglia. Senza superbia incomincia ad affermarsi come un vero commerciante. A 19 anni si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza di Lecce, e grazie agli studi ha la possibilità di studiare all’Università di Colonia, in Germania, per sei mesi.

La passione per la cucina non si è mai interrotta, inizia ad avvicinarsi al vero mondo della ristorazione dopo lo studio, il fine settimana, si dedicava a imparare nelle cucine dei ristoranti nuove tecniche di cucina e sperimentare ricette della tradizione di famiglia.

Al suo rientro in Italia, viene contattato da uno studio associato di avvocati di Lugano, per vicissitudini familiari rifiuta quel lavoro tanto pregiato. Non sapendo che a breve di pregiato avrebbe trovato altro.

Inizia il suo percorso nelle cucine dei ristoranti di Lecce, convive in appartamento con altri cinque ragazzi dove sperimenta varie ricette. I risultati non si fecero mancare.

Dopo un anno dal rientro e dalle esperienze vissute si accende la lampadina e, appoggiato dalla sua famiglia, l’8 marzo del 2014 decide di aprire a Otranto un Wine Bar, “Tartufi & Funghi”.

“Tartufi & Funghi” a Otranto? Sì! Tartufi e Funghi a Otranto.

La passione per i mille hobbies del padre, scuotono le sorti della famiglia. Per puro caso scopre l’esistenza del Tartufo nel territorio del Salento, da parte di tartufai del centro-nord intenti nella raccolta del tartufo. La genialità di addentrarsi in un mondo tutto nuovo, il mondo del tartufo. Specializzandosi sempre più nella materia della micologia, in pochi anni diventano esperti nel settore. Iniziano ad esportare chilogrammi di tartufo all’estero, Germania, Svizzera, Francia e in tutta Italia.

Da qui inizia un nuovo pezzo di storia della ristorazione di Otranto. Restando fedeli alla tradizione che da sempre li contraddistingue, con coraggio e determinazione e innamorati del proprio lavoro, dopo tanti sacrifici ed esperienze, sono riusciti a raggiungere il proprio obiettivo: aprire un ristorante.

Portano avanti un nuovo progetto sul territorio, pubblicizzare un prodotto conosciuto, da tanti come un prodotto solo del centro-nord e che dagli anni ’70 viene raccolto nel Salento e tenuto nascosto agli occhi degli italiani. Nasce l’esigenza di far conoscere il Tartufo come prodotto del territorio del Salento.

Inizia la formazione sempre più approfondita sull’enogastronomia tra corsi di cucina e di vino. Giuliano diventa Sommelier Ais, per far trovare il giusto abbinamento con le pietanze. La scelta dei vini viene fatta tenendo conto del sapore, della cultura, e del territorio nel quale si trova il ristorante.

Avvolto da uno splendido scenario è situato tra il torrente Idro, da cui prende il nome Otranto e tra il lungomare, a pochi passi dalla Chiesa di S. Antonio nasce così “Al Tartufo”, da qui i piatti partono dalla semplicità e sincerità della tradizione, per far trascorrere una piacevole esperienza enogastronomica, poiché questo è l’obiettivo che Giuliano, il padre Aldo insieme alla madre Paola e alla compagna Stefania e ai loro collaboratori puntano a raggiungere.

Siamo quindi dell’idea che sull’Italia si possa ancora scommettere e sono proprio persone come Giuliano, amanti del loro lavoro, semplici e determinate, a farci pensare che non sia tutto perso come in molti dicono. La volontà di porsi obiettivi e andare avanti per la propria strada fino a raggiungerli sono il primo passo per non lasciare che il nostro Paese si accartocci su se stesso. Prendiamo esempio da una persona che ha voluto scommettere sulla sua terra, che ha la volontà di far scoprire le Tradizioni a che le tradizioni magari le conosce soltanto in parte. Viviamo nel Paese più bello del mondo, non dimentichiamocene!

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